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I bijoux di Angela Caputi protagonisti a Super
News
Edizione 16
26.08.2020
A tu per tu con la designer fiorentina
Designer affermata in tutto il mondo per i suoi bijoux dallo stile inconfondibile, Angela Caputi vanta oggi cinque boutique nelle zone più eleganti e autentiche di Firenze, Forte dei Marmi, Roma e Milano e ha fatto il suo ingresso in alcuni dei più importanti musei del mondo, come Il Metropolitan Museum of Art di NY, il Museo degli Argenti e la Galleria del Costume di Firenze. Le sue creazioni, tra moda e arte, sono caratterizzate da una creatività e da una fantasia fervida e costantemente in evoluzione.

Cosa contraddistingue il mondo dei bijoux di Angela Caputi?
Colore. Uno stile particolare. Mi piace pensare a donne di nazionalità diverse che si riconoscono in aeroporto senza mai essersi viste prima. Tra me e le mie clienti c’è un rapporto di amicizia e di complicità importante: un legame tra donne.

Qual è il suo primo ricordo legato al mondo dei bijoux?
In realtà è stato un crescendo... Mi sono appassionata a questo mondo studiando l’artigianato di vari popoli ed etnie. La creazione per loro di gioielli e bijoux era un’espressione culturale. Questo tipo di oggetti di artigianato è ancora oggi una rappresentazione artistica della nostra civiltà, in particolare di quella femminile.

La sua ispirazione è il mondo femminile: c’è una donna in particolare (o più di una) che l’ha influenzata nel corso della sua vita?
Mi ispiro alla vita di tutti i giorni. Per me le donne sono tutte uguali, non faccio distinzioni. Ognuna sa ispirarmi a modo suo: è importantissimo avere un rapporto diretto con le mie clienti, da una semplice chiacchierata possono scaturire tante idee e progetti diversi.

Quali materiali utilizza per le sue creazioni?
Resine sintetiche. Mi permettono di creare forme sempre nuove e si possono realizzare un’infinità di colori e finiture. Ci tengo a dire che i materiali che uso sono tutti prodotti in Italia. 

Colori, forme e materiali della prossima collezione?
Per i materiali sempre resine sintetiche, mentre per forme e colori è tutto in evoluzione. In un momento come questo è difficile lavorare a lungo termine... Credo piuttosto sia ancora più importante seguire i risvolti quotidiani e lavorare giorno giorno partendo da quello che succede nel mondo.

Quali cambiamenti ha portato secondo lei il lockdown che abbiamo appena vissuto (e che in parte stiamo ancora vivendo) a livello di stile e di cura personale?
Con la situazione drammatica che stiamo vivendo non si può far finta di niente. Non è il momento di giocare ma di vivere il presente. Adesso vita, lavoro, famiglia si mescolano in una quotidianità che ha le sue regole e che deve essere ascoltata. Ho sempre seguito le mie clienti, mi piace raccontare ed esprimere con le mie creazioni il loro stile di vita. Ecco, adesso lo voglio ancora di più. La moda non è un concetto distinto, non è un mondo a parte. Io voglio stare vicino a loro in ogni momento.

Quindi secondo lei il concetto di moda sta cambiando?
C’è stato un grande silenzio intorno alla moda che mi ha fatto pensare molto. La moda deve tornare al mondo della cultura, con cui è nata, ma dal quale si è allontanata. Questa crisi può essere un bene per vedere cosa vuol dire ricominciare.

Da sempre con le sue creazioni ha dato valore alla tradizione artigiana fiorentina. Quanto contano oggi know how e fatto a mano?
Artigianato è creatività. Sensibilità, fantasia. L’artigiano è colui che crea un qualcosa e lo spiega al suo spettatore. E’ il dialogo che crea l’artigianato, e tutto questo è mondiale quindi non può morire. Sono convinta che continuerà, in un modo diverso che accetteremo perché sarà il futuro. E il futuro si accetta sempre con entusiasmo.

Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti. Cos’è che la rende più orgogliosa?
Vincere un premio fa sempre un grande piacere, sono sincera, ma la soddisfazione di una donna che mi ringrazia per un acquisto giusto, o un complimento ricevuto, è una gioia ancora più grande.