Buyers Select:
Armando D. Ruda
Deli Food & Wine (Polonia)
Editoriale
Edizione 15
22.04.2022
La redazione di “Food&Wine Italia” cura la serie editoriale Buyers Select, che dà la parola ai buyers internazionali che lavorano per promuovere la cultura culinaria italiana e i suoi prodotti di alta qualità all'estero. In queste interviste, i principali protagonisti della community internazionale di Taste condivideranno passioni, racconti e riflessioni, per fare il punto sul futuro del mercato enogastronomico e per scoprire, in anteprima, le aziende più interessanti presenti in Fortezza e su Pitti Connect.
Sui profili social di Deli Food & Wine, impresa di importazione e distribuzione che ha all’attivo sei grocery a Varsavia, oltre a passare in rassegna trenette, panforti e mozzarelle di bufala, i clienti imparano ogni giorno qualcosa di nuovo. Come, per esempio, a preparare un tonificante aperitivo all’italiana, distinguere le diverse stagionature del Parmigiano o conoscere la storia delle Dop più ricercate. Dalle difficoltà della crisi pandemica alle nuove possibilità di business sul territorio Armando D. Ruda, il Purchasing Manager di Deli, racconta il gusto dei polacchi per la gastronomia italiana e l’importanza di selezionare e comunicare storie imprenditoriali virtuose.

@deli_foodandwine
Quali sono stati per voi gli espositori più interessanti a Taste? Avete fatto scoperte inaspettate, oppure trovato conferme che stavate cercando?
Quando è nata la vostra impresa? Come ne descrivereste l’attività oggi?
L'azienda è nata quasi un decennio fa e, fino all’emergenza Covid-19, si è occupata esclusivamente di distribuzione di vini per il settore Horeca. A marzo 2020, intuendo la portata della crisi imminente, abbiamo deciso di aprire una catena di negozi dedicati all'enogastronomia di alta qualità, dove i prodotti italiani ricoprono una posizione privilegiata, ma non mancano referenze dall'Europa e dal mondo.
Chi è il vostro cliente tipo? L’attività è orientata maggiormente al B2B o al B2C?
Lavoriamo su entrambi i canali, ma con clienti che si somigliano. Quelli che hanno, come noi, passione per la qualità e ricercano eccellenze artigianali che si distinguono dai prodotti di massa. Li conduciamo alla scoperta delle specialità internazionali, incuriosendoli con le storie degli artigiani e spiegando loro i motivi delle nostre scelte. È importante, per questo, il contatto diretto che coltiviamo in occasione di incontri e degustazioni.
Com'è cambiata la visione della cucina italiana e dei suoi prodotti all'estero? In cosa si distinguono da quelli locali?
La cucina italiana è da sempre molto amata dalla clientela polacca. Purtroppo il mercato si è limitato per molto tempo alla distribuzione di prodotti di massa, con scarsa attenzione per la provenienza, l'originalità e la qualità. In un contesto dominato dalla standardizzazione, cerchiamo di far brillare le eccellenze e di permettere ai nostri clienti di scegliere in modo consapevole.
Qual'è secondo voi un prodotto italiano ancora poco conosciuto nel vostro paese, che meriterebbe di essere introdotto?
Ci impegniamo a combattere gli stereotipi legati alla gastronomia italiana introducendo specialità regionali, che sono incredibilmente ricche e variegate. Più che un prodotto, meritano di essere promossi quei produttori che, con il loro lavoro e la loro storia, contribuiscono allo sviluppo e alla valorizzazione di un territorio.
Avete rilevato di recente un interesse particolare nei confronti del tema della sostenibilità, sia in termini ambientali/etici che economici?
Non si tratta di un valore aggiunto, ma di un dovere. Non si può valutare il lavoro di un produttore a prescindere da questi elementi.
Tornare a Taste: quali sono stati gli elementi che avete più apprezzato della manifestazione? Qual è l’importanza di partecipare in presenza a un evento del genere
È fondamentale non perdere il lato umano dei rapporti. Due anni di semi isolamento ci hanno portati a spersonalizzare i contatti, ma per portare avanti un progetto comune e lavorare bene insieme è necessario conoscersi.