Buyers Select:
Emanuele Alpini & Giuseppe Angiolini
Sugar
Editoriale
Edizione 100
02.08.2021
La serie Buyers Select presenta i capi preferiti dai top buyer selezionati su Pitti Connect.

Una piattaforma in continua evoluzione, arricchita da un’intelligente curatela di idee che vanno dal menswear al womenswear, agli accessori, alla musica e ai libri: il famoso concept store italiano Sugar opera all’intersezione di cultura contemporanea, moda e arte. Composto da singole sale prodotto, una biblioteca, un negozio di dischi, una galleria e un club per eventi privati, l'autorità del retail di fascia alta con sede ad Arezzo è uno spazio polivalente e attuale, all'interno del quale il fashion buyer Giuseppe Angiolini e l'art director Emanuele Alpini continuano a perfezionarsi da oltre due decenni.
Consulente di moda affermato, Alpini è tornato in Sugar come art director nel 2020, 18 anni dopo l'inizio della sua collaborazione con il negozio, interrotto da una permanenza di 6 anni a Hong Kong. Il collaboratore di lunga data Angiolini è proprietario dell'etichetta Sugar e ricopre il ruolo di Presidente Onorario della Camera Italiana della Moda.
Alla 100esima edizione di Pitti Uomo di quest'anno, abbiamo incontrato gli addetti ai lavori del settore per farci raccontare i loro espositori di Pitti preferiti. Guarda la nostra intervista con Alpini e dai un'occhiata alla selezione delle proposte preferite da Angiolini per la stagione.
BALDESSARINI

Uno stile semplice e lineare con bei volumi, mi piace particolarmente il colore pastello. E l'abito con revers ampio che richiama l'eleganza degli anni '70.
FEDERICO CINA

Una nuova interpretazione della maglieria maschile, ricca di ironia e stravaganza, che gioca con i filati per reinventare un capo e renderlo perennemente attuale attraverso volumi e colori.
SUPERDUPER

Attualità senza tempo: un capo iconico, con materiali rigidi e forme romantiche.
UNIMATIC

Una combinazione di tecnica svizzera e passione italiana, un marchio giovane che nel tempo ha dimostrato di poter ridefinire un'icona come l'orologio da pilota per l’uomo.
LODENFREY

Amo il loro design pulito e funzionale, uno di quei capi in stile nordico che sono discreti, ma sempre con un tocco di rigore ed eleganza.
PATRICK MCDOWELL

Se fatto con intelligenza e misura, amo qualsiasi capo che strizzi l’occhio al genio di Katharine Hamnett. Usare capi iconici per trasmettere direttamente un messaggio non è facile o ovvio ormai, ma è chiaramente possibile.
PATCHOULI STUDIO

Con tutta la maglieria oversize che abbiamo visto mi è venuta voglia di tornare a qualcosa da cui farsi avvolgere; magari abbinato a un pantalone ampio.
Qui vedo alcuni cenni stilistici alla Margiela dei primi anni 2000 negli strappi e nelle rotture, mentre allo stesso tempo sento un tocco di Raf Simons nella proposta volumetrica.
INVICTA

Lo zaino è diventato un pezzo fondamentale in molte collezioni – negli ultimi anni è proprio un must-have. Direi che è così perché le persone amano la praticità senza dover rinunciare alla qualità del marchio.
BRANDBLACK

Questa è una scarpa in cui vedo lo spirito tecnico di Patagonia e il rigore delle edizioni Terrex di Adidas, ma con una nuova direzione. Inoltre, la suola Vibram eleva qualitativamente la sensazione della scarpa. Mi piace che offra qualcosa di nuovo nell'attuale panorama delle sneaker.
GEOIDI - NICCOLÒ PASQUALETTI

In generale, mi piace il design rigoroso e spigoloso, ma in questo caso ciò che ha catturato la mia attenzione è la natura organica della forma del gioiello. Le curve, le proporzioni, i colori e la scelta delle pietre sembrano far parte di un equilibrio essenziale che rende ogni pezzo armonico e misurato: mai troppo, mai troppo poco.
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