Pitti Uomo 101: i feedback della stampa internazionale. Partecipare al salone? Una priorità
Editoriale
Edizione 101
30.11.2021
Da New York a Parigi, da Londra a Milano. E poi Francoforte, Amburgo, Berlino, Madrid e Anversa. Alcune delle capitali internazionali della moda sono state le tappe del road show con cui Pitti Immagine ha presentato alla stampa l'edizione 101 di Pitti Uomo nel mese di novembre.  
Un calendario serrato di presentazioni e press meeting, a cui hanno partecipato alcuni dei più importanti fashion editors e protagonisti della scena media internazionale, per far conoscere i contenuti e le novità del salone Pitti che si svolgerà a gennaio a Firenze: i percorsi espositivi, le partecipazioni, i progetti speciali e gli eventi che illumineranno la Fortezza da Basso e tutta la città. 
Erano due anni che Pitti Immagine non organizzava conferenze stampa in presenza sui principali mercati fashion. E i feedback ricevuti sono stati entusiasmanti sotto ogni profilo. 
 
Per stampa, espositori e buyer essere a Firenze è considerata una priorità. Ne abbiamo avuto conferma. Pitti Uomo rappresenta un appuntamento imprescindibile nel settore del menswear, un faro per illuminare tendenze e mercati. I nostri interlocutori esteri hanno dimostrato di apprezzare il nostro lavoro, che è sempre andato avanti anche in situazioni di difficoltà: dalla predisposizione di piani straordinari per la sicurezza ai programmi di incoming supportati da ICE, passando per la relazione di fiducia e di sostegno che ha fin da subito contraddistinto il nostro rapporto con gli espositori. È evidente che la ripartenza delle fiere internazionali è fondamentale per il business. Il digitale è stato un ottimo supporto nella fase emergenziale, ma rimane pur sempre uno strumento complementare, che non potrà sostituire l'esperienza fisica

— Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine

Siamo stati accolti con grande entusiasmo e calore. Ci siamo scambiati informazioni e impressioni. E abbiamo avuto la conferma che Pitti Uomo racchiude in sé un enorme patrimonio di relazioni ed esperienze, che l'emergenza sanitaria non ha portato via. Al contrario, lo ha reso ancora più prezioso. C'è tanta voglia di essere a Firenze, non solo per il business ma anche per vivere quell'atmosfera speciale, scoprire, conoscere, parlare. Dal dialogo con gli espositori, infine, è emerso che partecipare al salone è una tappa fondamentale del loro lavoro, è l'appuntamento che detta il ritmo delle collezioni. Insomma, un pieno di energia e stimoli

— Lapo Cianchi, direttore comunicazione & eventi di Pitti Immagine