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Il designer francese Pierre-Louis Mascia sa unire con maestria motivi e colori contrastanti, dando vita a un’eleganza vintage fresca e moderna. Illustratore esperto, Mascia ha lanciato il suo marchio nel 2007. I suoi legami con il mondo dell'arte si traducono in capi come opere d’arte, parte di una poesia visiva effortless che si esprime nei colori, nei modelli e nei tagli.
Con le sue silhouette fluide, il marchio è simbolo di un lusso rilassato. La prossima collezione presenta una linea di sportswear ispirata all'eleganza degli anni '50 e una collaborazione con Diadora. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il fondatore e designer Pierre-Louis Mascia scoprendo le ispirazioni alla base della nuova collezione, la collaborazione dei suoi sogni, il lavoro fatto per aggiornare un classico modello Diadora e altro ancora.
La nuova capsule è davvero interessante, puoi dirci di più del concept alla base della collezione?
Il concept della capsule PLM Vizir è una linea di sportswear di tute, joggers, shorts, cappelli a secchiello, t-shirt, leggings, sciarpe e giacche a vento. Vizir incarna una visione idealizzata dell'abbigliamento sportivo in cui eleganza e creatività incontrano comfort e tecnica. Si ispira alla danza e alla musica, i cui personaggi emblematici sono Fred Astaire e Yma Sumac. L'eleganza degli anni '50 emerge in questa capsule. I luoghi pensati perché gli abiti della linea Vizir si esprimano al meglio sono i club. Questa capsule include un paio di sneakers in collaborazione con Diadora Heritage, di cui sveleremo l’ispirazione dietro verrà presentata a PITTI.
Come hai aggiornato la sneaker Diadora?
Abbiamo rivisitato la sneaker Diadora per offrire una maggiore comodità, ma soprattutto creatività. Con Diadora Vizir, il nostro obiettivo è unire cultura e sport.
Questo paio di sneakers sono realizzate in Italia negli stabilimenti Diadora. I materiali sono stampati e realizzati da Achille Pinto. L'idea è quella di unire il know-how di queste due aziende.
Se potessi scegliere una collaborazione in qualsiasi epoca – anni '60, '70 ecc., quale sarebbe e perché?
Negli anni '60 e '70 ci sarebbe piaciuto collaborare con i negozi Biba: un punto di riferimento molto importante per le tendenze della moda di quel periodo. Altrimenti, l'alta gioielleria di Cartier negli anni '20 e '30.
Se dovessi scegliere un personaggio pop, passato o presente, come ambasciatore/musa per questa collezione, chi sarebbe e perché?
Ovviamente Yma Sumac e Fred Astaire sono i personaggi che hanno ispirato gli abiti di questa capsule. Nel presente, sarebbero Frank Ocean, Rosalia o Lady Gaga. Un tipo di intrattenimento che ha senso: questa è la nostra visione del creare.
Cosa ha ispirato le varianti colore della collezione?
Abbiamo progettato tre stampe originali, che sono un mix di ikat giapponesi d'archivio e stampe di cravatte degli anni '50. Con motivi animalier e geometrici, abbiamo ideato questo nuovo concept.
Parlaci di un elemento di design della collezione che ti entusiasma particolarmente.
Le sneakers in collaborazione con Diadora sono il cuore di questa capsule. La fusione tra i nostri mondi e le nostre competenze è molto interessante.
Cosa ti aspetti a PITTI?
Mi aspetto di incontrare buyer e altri attori del settore della moda per risultati imprevedibili.
Quali sono i prossimi passi per il tuo brand?
Abbiamo appena aperto la nostra prima boutique a Milano, in Via Verri. Stiamo lavorando alla prossima collezione SS23 chiamata "Eternal Present". Tutti questi nuovi progetti saranno presentati all'inizio di ottobre a Milano.
Benissimo. Grazie mille per la disponibilità!