Kering Material Innovation Lab e Fondazione Pitti Immagine Discovery insieme per i designer responsabili 
Evento
Edizione 104
14.06.2023
Luogo dell’evento
Sala delle Nazioni
Data dell’evento
14.06.2023 15:00
A Pitti Uomo 104, in collaborazione con Kering MIL, dieci brand di abbigliamento maschile di S|Style presenteranno soluzioni innovative a basso impatto.
Il progetto S|STYLE dedicato ai giovani talenti del menswear responsabile curato da Giorgia Cantarini è arrivato alla settima edizione, vede la partecipazione di Kering con la divisione Mil, ovvero “material Innovation lab”, il centro di ricerca interno al gruppo Kering impegnato a favore della riduzione dell’impatto ambientale. Grazie ad una vasta biblioteca di materiali e tessuti certificati messi a disposizione da Kering MIL, i dieci designer selezionati hanno potuto realizzare un look con requisiti di sostenibilità che verrà svelato a stampa e buyers durante il mini-show, che si terrà il 14 giugno in Fortezza da Basso presso la sala delle Nazioni. 

La ricerca ha coinvolto brand che pongono particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e del lavoro etico, provengono da Italia, Francia, Danimarca, India, passando per la Corea del Sud e l’Ucraina. I dieci talents selezionati che parteciperanno a questa edizione sono Cavia (Italia), Dalpaos (Italia), Dhruv Kapoor (India), Isnurh (Danimarca), Jeanne Friot (Francia), Ksenia Schnaider (Ucraina), Olooh Concept (Costa d'Avorio), Permu (Regno Unito), Steven Passaro (Francia), Young n Sang (Corea del Sud).

Kering MIL, il Centro di ricerca interno al Gruppo nato a Milano nel 2013, è impegnato a favore della riduzione dell'impatto ambientale complessivo attraverso la transizione di tutti i marchi del Gruppo Kering verso una catena di fornitura sostenibile. Forte di un decennio di competenze acquisite nel campo della sostenibilità, il coinvolgimento di Kering MIL si concentrerà su un approccio pratico per accelerare l'adozione di materiali e processi innovativi e a basso impatto nelle collezioni dei designer protagonisti di S|STYLE, che presenteranno le loro novità al salone di giugno.

Ciascun designer esplorerà molteplici soluzioni a vantaggio dello sviluppo sostenibile: dal popolare upcycling, ovvero la tecnica di rielaborare un capo già esistente, all’impiego di tessuti certificati secondo standard internazionali; dalle attività di giving back a favore del pianeta, con supporto ad associazioni e organizzazioni ambientaliste, fino all’utilizzo di materiali riciclati e alla promozione di un lavoro equo ed etico a sostegno dell’artigianalità.
La collaborazione con Kering Material Innovation Lab è un importante riconoscimento del lavoro che stiamo facendo per la diffusione di una moderna cultura della responsabilità nella moda. Ma soprattutto siamo felici perché il MIL può aiutare concretamente i designer a conoscere e utilizzare i materiali più innovativi per un design di ricerca e di livello qualitativo internazionale. Grazie a una sapiente e aggiornata curatela, in questi ultimi tre anni S/Style ha portato all’attenzione di media e buyer a Pitti Uomo una quarantina tra giovani designer e brand emergenti, ciascuno dotato di uno stile originale e di un approccio davvero fresco ai temi che più stanno a cuore alle nuove generazioni. D’altra parte il compito di Fondazione Discovery è proprio quello di aprire la strada ai progetti che poi diventano parte costitutiva dei programmi di Pitti e dei suoi saloni.

— Lapo Cianchi, Responsabile della comunicazione e dei progetti speciali di Pitti Immagine e segretario generale della Fondazione Pitti Discovery

Il progetto S|STYLE di Pitti suona improvvisamente come un'accoppiata perfetta con l'atteggiamento e l'approccio all'open innovation di Kering MIL, una partnership insolita a supporto di marchi giovani ed emergenti appassionati di sostenibilità, aggiungendo innovazione alle loro collezioni capsule a basso impatto e dando loro la possibilità di mostrare nuovi prototipi di materiali testati o convalidati da MIL e allineati agli standard Kering.

— Christian Tubito, Direttore di MIL

È davvero difficile essere un brand emergente e allo stesso tempo essere sostenibile al 100%, ma da qualche parte dobbiamo pur cominciare. Questo è il principio che ha guidato S|STYLE sin dal suo inizio nel 2020, quando ho approcciato Pitti con un'idea: unire talento e pratiche responsabili in termini di produzione, etica e tecnologia. Indipendentemente dalla provenienza del marchio, S|STYLE colma un vuoto nel settore menswear presentando una selezione di creativi che sono esempi virtuosi di moda responsabile. La nostra partnership con Kering MIL è un traguardo concreto per spingere questi promettenti designer a imparare ancora di più sulle soluzioni innovative, offrendo loro la possibilità di integrarle nella loro prossima collezione che verrà presentata a giugno. Stile, conoscenza e rispetto per il pianeta finalmente si uniscono per un futuro migliore e un modo consapevole di fare business.

— Giorgia Cantarini, Giornalista, stylist e curatrice di S|STYLE

Un progetto che unisce creatività della moda italiana e impegno verso il pianeta. La stilista Martina B. punta a trasmettere autenticità, fantasia e artigianalità Made in Italy. La lavorazione a maglia è un processo antico che richiede tempo e si alimenta di tradizioni: ogni pezzo vive di abiti e tessuti riciclati, evita gli sprechi. Seguendo un modello di business MTO, il marchio rispetta l'impegno ambientale. Dal tessuto alle etichette, tutto viene realizzato con materiali esistenti in vista di una nuova possibilità di bellezza. Un delicato accostamento di toni caleidoscopici e contrasti di materiali. Come un laboratorio immaginativo, tutto nasce dalla sperimentazione e dalla volontà di bellezza.
DALPAOS
Quando si trasferisce a Londra nel 2008, il bellunese Nicola Dal Paos, si approccia alla moda quasi per gioco, realizzando artigianalmente la prima linea di borse in pelle, in collaborazione con un artigiano italiano, per poi creare una capsule di t-shirt e fondare il suo marchio. Fibre, tessuti e pellami deadstock, vengono utilizzati su capi minimal nell’ottica di una moda circolare. Ogni collezione ha chiari riferimenti alle altre passioni del designer: tra cui il giardinaggio, l’arte contemporanea, l’interior design, i viaggi e sopratutto le Dolomiti. Varie le collaborazioni custom nate negli anni, da quella con gli stylist di Travis Scott e Don Toliver, Nashley, Yuman, fino agli artisti italiani come Ghemon, La Rappresentante di Lista e Mr. Rain in occasione di Sanremo Festival della canzone italiana.
DHRUV KAPOOR
Lontano dall'immaginario tradizionale, il marchio basato a Dehli crea un gioco tra passato, presente e futuro. Kapoor unisce street e classico, con un'enfasi su sartorialità e uso eclettico dei materiali. Il 40% della collezione incorpora tessuti scartati dai grandi produttori indiani. Tra gli obiettivi, riutilizzare materiali d'archivio, rivedere capi di collezioni passate, pelle deadstock per le borse, introdurre pezzi versatili, formare il personale all’interno della piccola azienda a conduzione familiare, con la volontà di riscoprire le tecniche tradizionali e di aggiornarle. Un supporto viene dato dal brand alla Fondazione Hothur, che assiste e riqualifica i sopravvissuti dell'India alle aggressioni da acido. Dhruv è parte del calendario di Milano Moda Uomo e sfila con una collezione co-ed a partire da Giugno 2022.
ISNURH
Un brand contemporaneo che fonde minimalismo scandinavo e artigianalità dal respiro internazionale. Fondato nel 2017 da Kasper Todbjerg e Oliver Abrenica, si fonda sull’idea di uno scandi-streetwear realizzato tessuti di qualità, artwork originali e produzione etica, apprezzati anche da celeb internazionali come per l’ultimo tour del cantante Justin Bieber. Il cotone certificato OEKO-TEX incontra materiali di scarto certificati CFS, una collabo con l’azienda danese Rodinia per la realizzazione di stampe water free delle camicie, sono alcuni degli esempi delle pratiche adottate per diventare sempre più sostenibili. Filiera corta e tutto realizzato localmente nel distretto di Copenaghen.
JEANNE FRIOT
Approccio responsabile per un brand che vuole ridefinire il concetto di gender. Con sede a Parigi, Jeanne Friot presenta serie limitate di capi dal forte senso artistico e artigianale. La designer ha fatto irruzione sulla scena della moda maschile di Parigi, debuttando con un party nei sotterranei del Palais de Tokyo. Il motto è “No gender, no carbon emissions, no hatred". Precedentemente parte del team creativo di Balenciaga, Friot ha lanciato il suo marchio nel 2020 distinguendosi per colori sgargianti e t-shirt con slogan attivisti, realizzate a partire dagli scarti di altre aziende tessili.
KSENIASCHNAIDER
Il marchio ucraino è stato fondato nel 2011 da Ksenia Schnaider e Anton Schnaider. Le collezioni includono capi ready-to-wear donna e uomo, rielaborati e upcycled, patchwork, denim e accessori. I designer si sono dimostrati attivi nel settore dell'avanguardia del denim creando jeans asimmetrici, jeans demi-denim (una divisa scelta da it-girl come Bella Hadid), cowboy jeans e giacche in denim che simulano l’effetto della pelliccia. La responsabilità è parte del DNA del brand, che vuole diventare sempre più vicino ai valori di sostenibilità collaborando anche con partner certificati come ISKO.
OLOOH CONCEPT
Fondato nel 2018 da Kader Diaby, Olooh è un marchio menswear sartoriale e lifestyle proveniente dalla Costa d’Avorio. Nato per promuovere la tradizione ivoriana e la modernità, utilizzando tessuti organici come lino, cotone, legno, pelle trattati con colori naturali. Formatosi come fotografo, Diaby ha iniziato a disegnare i suoi pezzi per i servizi fotografici, con tecniche di cucito apprese dalla madre sarta. I bottoni sono fatti a mano, con tubi metallici di scarto recuperati dalle discariche. Olooh in lingua senufo significa "nostro", ed è influenzato dalla cultura ivoriana e dall'energia della città natale del designer: Abidjan. Con ogni collezione, il marchio esplora l'identità attraverso capi innovativi, ben costruiti e senza tempo.
PERMU
Con sede a Londra, Permu nasce da un'idea di Heyun Pan e Jing Qian, duo che ha debuttato alla fashion week araba dell'autunno-inverno 2022/23. Permu abbraccia l'individualità dello spirito che non si attiene ai codici di genere. Linee classiche vengono rotte per creare l’uniforme de futuro. Il team di produzione asiatico si concentra sul taglio innovativo dei modelli e nuove tecnologie sartoriali. E sostiene l'utilizzo di tessuti di alta gamma in pura lana naturale, seta, cotone e lana rinnovabile come l'italiano Stylbiella e il britannico Scabal, biodegradabili e riciclabili al 100%. Per ridurre lo spreco di tessuti e di materiali in eccesso viene utilizzato il taglio laser 3D.
STEVEN PASSARO
Steven Passaro, designer di origini portoghesi, con sede a Parigi, si laurea al London College of Fashion con un master in menswear. Dopo una formazione nel team creativo di Christian Dior, dove rimane affascinato dalla costruzione sartoriale e dall’arte della plissettatura, decide di lanciare il proprio brand eponimo. Influenzato dalla diversa rappresentazione del corpo maschile tra Oriente e Occidente, debutta nel 2019 con "Body Of Folds” alla fashion week di Londra. Nel 2022 entra ufficialmente nel calendario della Fashion Week di Parigi. Le collezioni sono progettate tramite l’uso di un software di progettazione 3D che riduce sprechi, viene creata una sola campionatura, vengono utilizzati scarti di cotone organico e lana proveniente dai rinomati lanifici inglesi John Foster e William Halstead.
YOUNG N SANG
young n sang è un menswear brand fondato da Youngshin e Sanglim nel 2018. Questo dinamico duo lavora insieme da 13 anni, e ha ottenuto riconoscimenti per lo stile innovativo e artigianale. Nel 2015 vincono due premi partecipando a due progetti del CFDA, la visibilità ottenuta è valsa a Sang una collab con NFL per personalizzare il pallone da football Wilson per il 50° anniversario del Super Bowl. young n sang è un brand che valorizza al massimo il concetto di slow fashion, ogni capo è realizzato con tecniche artigianali in atelier, si basa principalmente sull’utilizzo di filati di recupero, sulla creazione sperimentale di tessuti. Ci sono tre linee - Signature Line: i tessuti dei capi sono realizzati a partire da filati vintage o di recupero; Handwowen Line: capi artigianali tessuti a mano con filati high- end; Earth Line: capi vintage rielaborati, tessuti organici o riciclati; Organic Line: solo tessuti organici.
A proposito di S|STYLE
Il progetto S|STYLE sustainable style, giunto alla settima edizione, è nato nel 2020 in piena pandemia per colmare un’esigenza culturale, sociale e di mercato del parlare, far scoprire e raccontare un nuovo moda di concepire collezioni e stagionalità: rispettando l’ambiente e guardando al futuro. La selezione dei brand che partecipano si fonda su criteri di responsabilità sociale e ambientale, valori cruciali che costituiscono il DNA di ogni marchio, ponendo al contempo l'accento sulla creatività e sul design. Fin dalla prima edizione è stato un hub che ha ospitato talenti del calibro di Connor McKnight, Y/Project con il lancio della sua collezione “Evergreen”, Phipps (che ha ora all’attivo una collab con Boss), Federico Cina vincitore “Who’s on Next”, Uniforme finalista “Andam prize”. Tra gli ultimi riconoscimenti anche S.S.Daley, vincitore LVMH Prize edizione 2022, che ha presentato la sua prima collezione a Pitti Uomo nel 2018.
A proposito di Kering Material Innovation Lab 
Nel 2013 il Gruppo Kering ha creato Material Innovation Lab (MIL), dedicato all'approvvigionamento di materiali e tessuti sostenibili. Con sede a Milano, MIL è sia una biblioteca di tessuti sostenibili, che consente ai team di design dei marchi Kering di comprendere meglio i materiali sostenibili, sia un motore di cambiamento all'interno di una catena di approvvigionamento molto complessa. MIL presta particolare attenzione a cotone, seta, cashmere, viscosa e poliestere. In questo modo, fornisce alle Case del Gruppo e ai principali fornitori, risorse, strumenti e nuove soluzioni per aiutarli a capire come fare scelte più sostenibili nello sviluppo dei loro prodotti. Il suo database utilizza riferimenti univoci per i fornitori e i loro tessuti. I tessuti sono sottoposti a un esame approfondito e vengono valutati alla luce sia di standard e certificazioni esterne, sia di uno strumento esclusivo di MIL sviluppato in linea con la metodologia EP&L.