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Beppe Angiolini: "Pitti Connect dimostra che fisico e digitale insieme sono il massimo"
News
Edizione 98
17.09.2020
L'integrazione tra online e offline, ha spiegato a MFF il fondatore di Sugar, riguarderà sempre più realtà del comparto moda. Durante il lockdown, l'e-commerce del luxury shop di Arezzo ha registrato un aumento delle vendite del 15%. Lardini e Valstar tra i brand segnalati sulla piattaforma digital del salone fiorentino
«Pitti Connect è un esperimento molto interessante». A raccontare a MFF le sue impressioni sul nuovo format virtuale del salone fiorentino è Beppe Angiolini di Sugar. L'integrazione tra online e offline, ha spiegato il buyer, interesserà sempre più realtà del fashion luxury. «Digitale e fisico insieme sono il massimo».

Tra i marchi presenti sulla piattaforma di Pitti e indicati da Angiolini, Lardini, SuperDuper Hats, Closed, Valstar e Finamore 1925. Durante il lockdown, l'e-commerce del luxury shop di Arezzo ha registrato un aumento delle vendite del 15%. «Credo che il calo dei ricavi per le aziende fashion sia stato naturale. In situazioni delicate come quella attuale tutto dipende da come una realtà è in grado di reinventarsi, per esempio con il business online».

Se, da un lato, il fondatore di Sugar crede in un futuro phygital del buying, dall'altro, ritiene che «l'esperienza fisica sia necessaria per una valutazione di un'etichetta». Con gli acquisti digital, analizza Angiolini, chi ne esce penalizzato sono le nuove leve. «Acquistare una collezione di un brand totalmente nuovo sul web è complicato». Diverso è il discorso per le label che hanno già un rapporto consolidato con un determinato store.

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