Polimoda Duets con Haider Ackermann
Nuovo appuntamento con il designer francese l’8 aprile su Polimoda e Pitti Connect
In occasione di Pitti Immagine Uomo 99 su Pitti Connect, l'ultima puntata di Polimoda Duets -la serie di video interviste curate da Polimoda che coinvolgono alcune delle figure culturali più rilevanti dei nostri tempi- ha come protagonista il fashion designer Haider Ackermann. Una video intervista esclusiva che sarà pubblicata giovedì 8 aprile alle 14 sulla piattaforma Pitti Connect e condivisa sui social media di Pitti e Polimoda.

Nato in Colombia, il designer parigino Haider Ackermann è un virtuoso del drappeggio con un'invidiabile estetica avant-garde. Nel corso di una stimolante conversazione con Filep Motwary, Editor-at-Large di Vogue Grecia, curatore, autore e critico di moda, Ackermann parla della necessità della moda e del suo valore culturale, delle lezioni che ha imparato nel corso dei suoi 20 anni di carriera e di ciò che rende speciale una collezione.

"La moda è una necessità. La moda è cultura", afferma Ackermann all'inizio del suo Duets. "La cultura è essenziale. Abbiamo bisogno di leggere, abbiamo bisogno di ascoltare musica, abbiamo bisogno di guardare film, abbiamo bisogno di sentirci vivi. È una necessità essenziale. Tutto ci porta verso un sogno. Dobbiamo continuare a sognare".

Cresciuto in Etiopia, Ciad, Algeria, Francia e Paesi Bassi, Ackermann si è immerso nella cultura di diversi Paesi durante gli anni di formazione. “La cosa più strana è che non ho mai pensato di fare lo stilista. Quando vivi nei Paesi in cui ho vissuto io, vieni semplicemente sedotto dai tessuti".

All'inizio degli anni '90, Haider ha studiato fashion design ad Anversa, per poi fondare il proprio marchio vent'anni fa. Oggi pensa che la moda non abbia bisogno di essere spiegata. "Non c'è bisogno di spiegazioni. Una volta che un abito lascia la passerella, appartiene al pubblico", spiega Haider. "È importante che lo comprino, lo indossino, lo facciano proprio e lo trasformino. Lo possono duplicare oppure distruggere con humor, serietà e amore: questo è ciò che conta".

Nel 2004, Haider ha vinto lo Swiss Textiles Award e nel 2012 gli è stato conferito il Fashion Group International Award da Karl Lagerfeld. È stato nominato direttore creativo di Berluti nel 2016 con cui ha collaborato per tre stagioni prima di lasciare la maison del gruppo LVMH. "Sono sempre in conflitto con me stesso. Questa è la mia forza motrice personale e spero che lo sarà per sempre".