In esclusiva i designer africani selezionati da Ethical Fashion Initiative
Editoriale
Edizione 99
02.02.2021
Margaux Wong, JIAMINI, Lukhanyo Mdingi e WUMAN.

"L’Africa è straordinariamente ricca di creatività e di saper fare artigianale, di cui ancora la comunità internazionale della moda non è consapevole”, dice Simone Cipriani, fondatore di Ethical Fashion Initiative (International Trade Centre).

A Pitti Uomo 99, Ethical Fashion Initiative (EFI) lancia in esclusiva mondiale le collezioni di quattro tra i più interessanti talenti dalla scena creativa africana.
JIAMINI, Lukhanyo Mdingi, Margaux Wong e WUMAN sono stati selezionati tra centinaia di candidati da tutto il continente per prendere parte alla prima edizione del suo Accelerator Programme.

Dopo un percorso di mentorship a fianco di un gruppo di esperti tra cui Hirofumi Kurino di United Arrows, Susi Billingsley di Ethical Fashion Initiative e l'attivista e attrice Dakore Egbuson-Akande, i quattro brand partecipano a Pitti Uomo 99 e debuttano con una speciale presentazione digitale su Pitti Connect, che culmina con la release online dei loro fashion show il 9 febbraio 2021. 
Da tempo seguiamo e supportiamo il lavoro svolto da Ethical Fashion Initiative, che sostiene i giovani talenti e i brand promettenti aiutandoli non solo a sviluppare la propria creatività, ma soprattutto a creare un modello di business che li renda forti, indipendenti e pronti a presentarsi al meglio sul mercato

— Lapo Cianchi, direttore Comunicazione & Eventi Speciali di Pitti Immagine

JIAMINI (Nairobi, Kenya)
JIAMINI è un brand di accessori fondato nel 2016 e gestito in famiglia, il cui nome in Swahili significa credere in sé stessi. Jiamini realizza pezzi unici ispirati al passato, pensati per il presente, e proiettati al futuro, prodotti da abili artigiane con la missione di progettare un guardaroba internazionale per la donna globale di oggi. Ispirandosi alle tecniche e all’artigianato della tradizione, il brand lavora per aiutare le comunità locali a uscire dallo stato di povertà con azioni di empowerment economico, e promuovendo soluzioni per uno sviluppo sostenibile. Fatto in Kenya da donne, per le donne.

Ogni giorno creo fili di perline che raccontano non solo la mia storia, ma quella del mondo in cui vivo oggi.”
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LUKHANYO MDINGI (Cape Town, South Africa)
Fin dai suoi esordi nel 2015, il brand di abbigliamento ha attirato l'attenzione di Vogue Italia, Nataal e i-D, e partecipato a grandi eventi come The British Fashion Council: International Fashion Showcase, Pitti Immagine Uomo e il CFDA: New York Fashion Week. Con un approccio consapevole al design, il brand collabora con artigiani selezionati che creano tessuti unici, permettendo a tutte le persone coinvolte di comprendere ogni fase del processo di design. L’obiettivo di Lukhanyo Mdingi è celebrare narrazioni autentiche, secondo un approccio ponderato, sincero e attento al design che permetta di raggiungere l'eccellenza e una sensibilità senza tempo e trascendente.

Guardiamo sempre all'essenziale e perfezioniamo ogni stile, creando quel tipo di fascino e di eleganza che fanno parte del lavoro per creare un guardaroba senza tempo.”
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MARGAUX WONG (Bujumbura, Burundi)
Il brand di accessori sostenibili Margaux Wong, fondato dalla designer guyanese-burundese Margaux Rusita, si specializza nella straordinaria lavorazione delle corna di mucca e dell’ottone, trasformati in lussuose opere d’arte da indossare. Rusita lavora con grande passione e secondo un’etica sostenibile da più di 18 anni, realizzando creazioni fortemente influenzate dalle sue esperienze personali quotidiane e impiegando tecniche tradizionali. Il suo impegno verso la sostenibilità continua a essere d’ispirazione per centinaia di giovani, ai quali ha fatto da mentore negli ultimi dieci anni in Burundi.

Aspiro ad avere un impatto sul mondo che duri nel tempo, mentre seguo la mia missione di far connettere le persone attraverso l’ARTE, l’AMORE e la PASSIONE."
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WUMAN (Lagos, Nigeria)
Wuman è il brand di abbigliamento uomo e donna fondato nel 2013 da Ekwerike Chukwuma, come un agente positivo per il cambiamento e la valorizzazione del patrimonio africano. Ispirata all'anatomia femminile, di cui Chukwuma si è innamorato durante gli studi universitari in medicina, la sua arte/moda è espressione diretta dei suoi pensieri su tradizione, astrazione, architettura, geometria e affinità, che si riflette in capi visivamente affascinanti e culturalmente stimolanti, in grado di valorizzare ulteriormente l’heritage culturale africano. Ogni look include persino una propria letteratura, sotto forma di storia o poesia, che Chukwuma Ekwerike chiama “GARMENTRATURE".

L’arte e la moda esistono per me in una sorta di rapporto madre-figlio e da questo attingo per creare capi che non siano soltanto visivamente accattivanti ma anche culturalmente stimolanti, contemporanei e che valorizzino la mia eredità africana.
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