Ritratto al maschile
Editoriale
Edizione 99
22.02.2021
Un progetto di Pitti Immagine Uomo e Rinascente,
15 persone fiorentine per nascita o per scelta.
Ritratti in bianco e nero di Aldo Fallai.
#beflorentine
Se é vero che un ritratto risolve lo sguardo del guardante con quello del guardato, questa sintesi per Aldo Fallai é fulminea e un battito di ciglia è un click. Ha la capacità immediata di capire una persona e la sua personalità e di raccontarla in bianco e nero. Forse sono i suoi studi artistici, una passione, quella per la scultura e la pittura, coltivata ininterrottamente, forse merito di un carattere diavolino, silenzioso, riflessivo, ma pacificamente irriverente e sornione o, ancora, della sua autentica fiorentinità. Ritratti e moda sono i due punti intorno ai quali si sviluppa la sua storia professionale, il lungo sodalizio con Giorgio Armani, mai interrotto, le collaborazioni con le riviste di moda, la capacità di raccontare  tessuti e drappeggi come fossero altorilievi o bassorilievi, la scala cromatica del bianco e nero, usati con infinite gradualità.
Essere fiorentino significa...
Alex Lana
editore
‘abituarsi al bello, settare la propria sensibilità al bello e al saper fare’
Tommaso Sacchi
assessore cultura, moda, relazioni esterne, design
‘portare la responsabilità del passato con la voglia di futuro.'
Eike Schmidt
direttore delle Gallerie degli Uffizi
‘sentirsi fiorentini, anche se non si è nati a Firenze: scelta, onore, divertimento e il vantaggio di non appartenere ne’ ai Guelfi ne’ ai Ghibellini.’
Raffaello Napoleone
ceo di Pitti Immagine
‘vivere in un luogo meraviglioso che sa far interagire la sua straordinaria storia con la contemporaneità, dove la moda può rappresentarsi come in nessuna altra città del mondo.'
Daniele Cavalli
direttore creativo e imprenditore
‘valorizzare il passato per innamorarsi del futuro.’
Maurizio Lombardi
attore
‘un atto di responsabilità.’
Lamberto Frescobaldi
imprenditore agricolo
‘onore, rispetto, orgoglio, vivere in una città d’arte e in un paesaggio sapientemente disegnato dall’uomo.‘
Marco Casamonti
architetto
‘cito Michelangelo: avere le seste negli occhi.’
Moise Turahirwa
studente di Polimoda, Master in Collection Design
‘being creative.’
Tom Richards
pittore e docente alla Florence Academy of Art
‘aver esaudito un desiderio. A quattordici anni dissi: voglio essere un pittore e voglio vivere a Firenze.’
Clet
artista
‘provocare una città meravigliosa tempestata ingiustamente di cartelli stradali, segnaletiche, avvisi inseriti senza armonia. Una città d’arte che non fa abbastanza per l’arte.’
Matteo Gioli
designer di cappelli
‘essere nato una seconda volta. È qui che ho realizzato i miei progetti, iniziato la mia attività.’
Simone Taddei
artigiano del cuoio
‘vivere circondati dall’arte e dalla storia, sentirla sempre come uno stimolo.’
Massimo Pettini
curatore botanico al Giardino di Boboli
’essere schiavo della bellezza di Firenze e in particolare dell’Oltrarno.’

 
Alessandro Benedetti
segretario generale della Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer
‘essere immerso nella vita sociale e solidale.’