Pitti Filati è il posto dove comincia la moda questi tre giorni in Fortezza che si avviano alla conclusione in Fortezza lo hanno ribadito con grande forza e un’energia straordinaria. Lo abbiamo visto nel lavoro tra gli stand - di presentazione, scoperta e campionatura delle nuove collezioni di filati che vedremo nella maglieria nei negozi tra un anno e mezzo - che hanno espresso un grado di creatività altissimo, assieme a una ricerca tecnologica sempre più avanzata, e processi produttivi in cui il rispetto dell’ambiente è ormai una caratteristica identitaria irrinunciabile. Gli ottimi dati di affluenza finale – abbiamo registrato un +18% di compratori, che stanno tornando progressivamente ai livelli pre-covid – dimostrano ancora una volta il ruolo del salone per il settore della filatura e per il sistema moda nel suo insieme, e sono uno stimolo forte per le nostre aziende espositrici: a loro vanno tutti meriti di questi risultati, che sicuramente faranno da impulso nell’affrontare con determinazione le dinamiche complesse che dovranno affrontare nei prossimi mesi.
, amministratore delegato di Pitti Immagine
Una fiera leader come Pitti Filati va oltre la dimensione del business perché è anche un momento fondamentale di confronto, scambio di conoscenze, ampliamento delle prospettive, cultura e supporto ai talenti emergenti. In questo senso voglio sottolineare che è stata anche un'edizione particolarmente efficace dello Spazio Ricerca – dal titolo Domino, curato da Angelo Figus e Nicola Miller e ispirato al tema Pitti Games – e ricca di eventi speciali, collaborazioni e progetti in Fortezza. Dal partecipatissimo Talk organizzato dal Centro di Firenze per la Moda Italiana, che ha stimolato una riflessione allargata sulle modalità con cui l’industria ma anche il mondo dell’alta formazione moda dovranno rapportarsi alla nuova sfida dell’Ecodesign; alla sfilata degli studenti del Master in Creative Knitwear Design di Accademia Costume & Moda e Modateca Deanna, uno show di grande impatto che ha saputo valorizzare le creazioni di 13 giovani designer internazionali e coinvolgere il pubblico; passando per Lineapiù Loves Japan, il progetto di Lineapiù in omaggio alla cultura e l’estetica giapponese, con una serie di reinterpretazioni contemporanee del tradizionale kimono ideate dagli studenti del celebre Bunka Fashion College di Tokyo; fino al castello di carte in maglieria House of Cards, realizzato sempre in collaborazione con Modateca Deanna, che ha accolto i visitatori all’ingresso del Padiglione Centrale.
, direttore generale di Pitti Immagine