



Tutto il comparto della moda maschile aveva bisogno di un’edizione così positiva di Pitti Uomo per uscire da un clima di attesa e di incertezza. La grande parte del merito va, inutile dirlo, agli espositori: primo perché hanno rinnovato la fiducia e l’investimento nel salone; secondo perché hanno portato collezioni di grande qualità produttiva, di ricerca stilistica e con tanti elementi di innovazione. Non ultimo mi sembra che molti listini prezzi indichino un equilibrato rapporto tra giusta valorizzazione dei materiali e della manifattura e opportuna sintonia con una certa prudenza espressa dai consumatori
, amministratore delegato di Pitti Immagine
In giro per i padiglioni e i corridoi ho raccolto molta soddisfazione tra gli espositori sia per la quantità e qualità dei buyers sia per la fisionomia del salone stesso, come piattaforma globale per gli scambi e canale insostituibile di comunicazione, soprattutto nella fase centrale della stagione di vendite. E mi piace rimarcare il fatto che in tanti si siano espressi in termini di sistema e non solo di singola azienda. C’è un sentimento di solidarietà che raramente ho sentito così forte
, direttore generale di Pitti Immagine
Attenzione da parte dei media, feedback molto positivi e tanta partecipazione registrate per gli eventi speciali, i quasi novanta appuntamenti in calendario e i progetti internazionali presentati in Fortezza e in città. Tra i tanti in programma, molto apprezzati i fashion show dei Guest Designer di questo Pitti Uomo, SETCHU alla Biblioteca Nazionale Centrale e MM6 Maison Margiela al Tepidarium del Roster.