MFF: Cappellificio Biellese 1935, modelli iconici con un twist moderno
Editoriale
Edizione 99
26.02.2021
Tartan, cashmere, harris tweed. La collezione di cappelli di CB1935 ripercorre i codici estetici del brand, rileggendoli in chiave moderna
Indossare il cappello è segno di stile, dà carattere e un’impronta del tutto personale al look. Lo sanno bene i giovani imprenditori biellesi che due anni fa hanno deciso di rilanciare Cappellificio Biellese, nato nella Valle Cervo (in provincia di Biella) nel 1935 e conosciuto per la sua maestria artigianale nell’arte del cappello, un accessorio carico di fascino ed heritage.
E se fino a cinquant’anni fa il cappello era un importante e, secondo le norme del bon ton, necessario accessorio del guardaroba quotidiano, oggi lo è altrettanto per la costruzione di un look personale e curato. La collezione di CB1935 presentata a Pitti si ispira ai codici d’antan del brand, quelli trovati negli archivi e gelosamente custoditi: disegni, modelli, fantasie rivisti e riattualizzati, con un twist in più.
"The Italian Highlands" è l'incontro tra lo spirito scozzese e lo stile italiano.  In scena, ben sei tipologie di tartan che guidano la palettes cromatica. Completa la collezione anche una selezione di panno casentino, cashmere italiano ed Harris Tweed.
Dodici modelli di cappello uomo e donna associati alla scelta di tessuti provenienti dai migliori lanifici del mondo seguendo una linea classica, ma con un tocco fresco e giovanile. Tessuti pregiati, in cui la mano morbida al tatto si unisce all’eleganza delle fantasie sartoriali.
Trame e orditi, Highlands e Alpi, tartan e cashmere. Il risultato sono Jockey Cap, Newsboy Cap e Irish Cap, realizzati secondo i canoni d’eccellenza della tradizionale manifattura italiana in una meravigliosa fusione tra Scozia e Italia.