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Cina, calo del commercio a luglio (-1,1%)
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Edition 98
18.08.2020
Le vendite al dettaglio nell'ex Celeste impero hanno seguito la linea del mese precedente, quando avevano registrato una flessione dell'1,8%. Nel periodo è diminuita anche la produzione del 4,8%

Un calo ridotto, ma pur sempre un calo, quello del commercio in Cina, registrato nel mese di luglio. Le vendite al dettaglio nell'ex Celeste impero, il primo paese colpito dalla pandemia, hanno seguito la linea del mese precedente, quando avevano registrato una flessione dell'1,8%, secondo i dati dell'ufficio statistico del paese.

In questo modo il settore evolve contro le prospettive degli analisti , che stimano un aumento delle vendite del 5,1% per il settimo mese dell'anno. La ripresa in Cina era stata accelerata grazie agli aiuti del governo dopo che la pandemia aveva paralizzato una parte del Paese. Anche la produzione, da parte sua, è diminuita a luglio , con un calo del 4,8% su base annua.

«In Cina stiamo assistendo al tipico fenomeno di rebound della spesa legato al recupero di parte degli acquisti rimandati durante la chiusura, rafforzato dalla valenza terapeutica ed emozionale dello shopping, ancora più rilevante in questo momento», avevano spiegato a MFF Claudia D’Arpizio e Federica Levato, rispettivamente partner della practice Moda&lusso e partner Luxury goods vertical di Bain & co. Ma nonostante il rimbalzo dei consumi, la regione non sembra ancora essersi ripresa completamente.

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