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Mii collection
News
Edizione 16
21.09.2020
Tradizione indiana e design francese. Quando lo stile diventa multiculturale
La storia di mii collection ha il sapore di una favola moderna. Tutto inizia con un viaggio. Bapan atterra a Parigi dal suo villaggio natale indiano. Un personaggio fuori dal comune, con il desiderio di scoprire il mondo, la convinzione che l'arte sia tutto, la vendita del suo acquerello per le strade per finanziare il suo primo biglietto aereo, un biglietto di sola andata per la Francia e il suo arrivo alla scuola delle Arts Décoratifs de Paris per studiare design tessile. Sui banchi di quella scuola incontra Lucie. I due designer iniziano a creare, dando vita ad un multiculturalismo felice e innovativo. Finiti gli studi, un lungo viaggio in India, dove Lucie inizia a lavorare con le ricamatrici, sperimenta, innova e gioca. È qui che nasce il brand mii, che sta per "made in India", due ii che simboleggiano l'incontro di due culture. 

Tre aggettivi per descrivere MiiCollection.
Fresco, creativo, fatto a mano.

Qual è la mission del brand?
Abbiamo deciso di aprire il nostro laboratorio per poter gestire l'intero processo, dalla creazione alla produzione. Conoscere tutta la nostra filiera ci permette di gestire meglio i costi, in modo che il lavoro degli artigiani sia pagato senza intermediari. Vogliamo partecipare alla conservazione dell'artigianato tessile che altrimenti potrebbe scomparire in un paio di decenni.

Cosa contraddistingue il mondo womenswear di MiiCollection?
Una mente creativa e contemporanea unita a tecniche artigianali tradizionali.

Quali sono le ispirazioni, i materiali e le tendenze della prossima collezione?
Stiamo pensando le nostre collezioni come una serie di Tintin o di Martine. Dopo ‘mii aux Cyclades’ e ‘mii à l'école’, la prossima estate sarà le ‘1001 notti’, chiamate anche la notte araba. Un testo universale e immemorabile che riunisce tutte le generazioni. Abbiamo disegnato alcune stampe e ricami esclusivi, tutti realizzati a mano nel nostro laboratorio. Riguardo ai tessuti, un bellissimo cotone, lino, e una seta morbidissima.

Qual è l'emozione che avete provato di più in questi ultimi mesi? 
Eravamo convinti da tempo che in questo mondo fosse necessario una sorta di "reset". E questa crisi, in un certo senso, ha cambiato molto il modo di consumare e di vivere. Questo periodo è stato molto complicato da gestire per noi, con un'azienda in Francia e un laboratorio in India. E’ stato stressante, ma allo stesso tempo potevamo stare tutto il tempo con il nostro bambino di 3 mesi ed è stato semplicemente incredibile. 

Un'icona di stile, di ieri o di oggi.
Crediamo che lo stile non sia solo una questione di abbigliamento, è un modo di vivere, un modo di pensare. Pensiamo a Charlotte Perriand, la designer francese... L'immagine di lei, mezza nuda davanti alla montagna, sarà per sempre uno stile e un'ispirazione spirit. Libera, forte, gioiosa, moderna! 

Qual è la cosa che vi rende più orgogliosi del marchio?
Il nostro laboratorio in India e il bellissimo lavoro che abbiamo fatto con gli artigiani: vedere come tutto questo ha migliorato il loro modo di vivere ci riempie di gioia.